Con i nostri corsi di inglese per le aziende in realtà virtuale, non solo è possibile imparare la lingua ma anche interagire con gli altri partecipanti stando a casa in tutta sicurezza.
Se sei un responsabile HR oggi puoi scegliere di utilizzare nuove tecnologie per continuare a potenziare gli skills delle tue risorse.
La Pandemia del Coronavirus ha sconvolto qualsiasi programma di corsi per l’apprendimento della lingua inglese ma sappiamo tutti che i tradizionali corsi online non sono efficaci come una vera trasferta o come workshops, corsi in aula e viaggi all’estero.
La formazione è stata costretta a una rivoluzione totale e si è inventata “Digitale” nell’arco praticamente di una notte.
E’ chiaro che, finita l’emergenza, la necessità di padroneggiare con disinvoltura l’inglese, la lingua mondiale del business per eccellenza, non verrà meno ma per lungo tempo gli spostamenti saranno comunque ridotti al minimo e con notevoli limitazioni.
E allora cosa succederà?
Nell’era post-COVID la necessità di evitare il più possibile assembramenti di persone, come le aule dei corsi di formazione, diventerà la norma.
Quando sarà finito l’effetto emotivo della paura, le procedure aziendali e l’organizzazione preventiva, come il distanziamento, rimarranno a lungo.
Lo Smart Working e il distance learning hanno aiutato ad arginare la situazione ma restano strumenti dispersivi che aumentano la distanza emotiva. Riuscire a mantenere la concentrazione per lunghi periodi lavorando da casa e partecipando a corsi di formazione a distanza non è semplice e ditrarsi o sentirsi esclusi dal “team” è frequente.
Ma allora come si può partecipare a un corso di inglese da remoto ed essere lo stesso efficaci?
Fare formazione professionale in modo innovativo ma anche più coinvolgente, è però possibile grazie alle tecnologie legate alla realtà virtuale.
Un noto proverbio dice: “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Fino ad oggi l’insegnamento e la formazione si sono basati sui primi due punti.
Quindi era indispensabile andare presso una scuola di lingue, attendere ai corsi, fare stage, viaggiare. Tutte attività che hanno sempre comportato costi e tempi non trascurabili.
La Virtual Reality, nei nostri corsi di inglese, permette di sperimentare il terzo punto senza costi e tempi di spostamento.
La Virtual Reality può fornire una risposta efficace al bisogno di formazione che c’è nel mondo del lavoro e dell’insegnamento, senza per questo dover rinunciare alla sicurezza personale e all’efficienza aziendale.
Le potenzialità di crescita del settore sono enormi: la spesa globale per la formazione mediante realtà virtuale e aumentata raggiungerà gli 8,5 miliardi di dollari entro il 2023, prevede IDC.
Formazione con la realtà virtuale
La Virtual Reality o VR è una simulazione della realtà implementata con le tecnologie informatiche. La persona è infatti in grado di esplorare la rappresentazione digitale e virtuale di un determinato ambiente e può interagire con esso grazie a specifici dispositivi come visori 3D, cuffie, joystick e altre soluzioni dedicate.
La VR, nei nostri corsi di inglese per le imprese, separa l’utente dall’ambiente esterno proiettandolo in una realtà parallela. Per questo si parla di realtà virtuale immersiva poichè ci si “immerge” in un ambiente di apprendimento attivo a 360 gradi, sperimentando immagini e suoni che dissolvono la barriera tra virtuale e reale.
ltre persone e insegnanti o strumenti e macchinari. La realtà virtuale è ideale soprattutto nei casi in cui si devono simulare situazioni complesse come imparare una lingua fuori dalla nazione madre e diventano molto più pratici, economici e sicuri in una simulazione immersiva.
E’ ormai una certezza che i corsi di inglese tenuti con tecnologia VR invece dei metodi tradizionali offline e online permettano a insegnanti e alunni di erogare e imparare più velocemente e memorizzando più informazioni che permangono più a lungo dopo la formazione.
Le grandi aziende non si stanno facendo sfuggire l’occasione. Per esempio Walmart, la più grande catena di GDO al mondo, ha lanciato il programma di “virtual training” in tutti gli USA.
I reparti HR dei grandi magazzini sono stati equipaggiati con 17 mila cuffie Oculus Go, il visore per la VR, e gli headset sono stati dati ai dipendenti che in questo modo hanno avuto accesso alla stessa formazione dei propri manager e responsabili di reparto.
Anche Tyson Foods, colosso dell’alimentazione, ha adottato la virtual reality per la sicurezza sul lavoro sperimentando il suo impiego nella formazione sulla sicurezza e sulla consapevolezza dei rischi sul luogo di lavoro. Il focus di Tyson era ridurre gli infortuni di un 15%mentre nel post corso si è registrato un decremento di più del 20% di infortuni e malattie rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Dopo anni in cui i costi la rendevano poco fruibile, limitandone la diffusione, finalmente i corsi di inglese per le aziende in Realtà Virtuale oggi sono abbordabili da tutti.
I visori sono sempre più economici, le console per i videogiochi sono installate in ogni casa, non c’è una abitazione che non abbia un ripetitore wireless con connessione a internet il che permette, in uno scenario post-COVID, alla VR di diffondersi sempre più.
Le aziende quindi hanno una grande opportunità davanti, quella di fare un ulteriore passo avanti verso la digitalizzazione dei metodi di formazione del personale.
Dipendenti e manager approfittino di questi sistemi per non perdere l’opportunità di migliorare la padronanza e disinvoltura nel parlare la lingua inglese anche se il COVID 19 ha creato molte barriere ai metodi tradizionali.
Anche lo stato si adopera per espandere l’utilizzo della Formazione Professionale con realtà virtuale
Vi sono infatti incentivi legati all’industria 4.0 per la formazione dei dipendenti con realtà virtuale e aumentata. Oltre alla VR è incentivata anche la Augmented Reality o Realtà Aumentata e infatti compaiono entrambe tra le voci del Credito di Formazione 4.0.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha istituito questi fondi per stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale nelle materie riguardanti le tecnologie comprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”.
Si tratta di un credito d’imposta del 40% di tutte le spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, “limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario, pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali”
Le attività di formazione concernenti sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e aumentata, rientrano tra le attività ammissibili al credito d’imposta e con essi i corsi di inglese per le aziende.
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