“La Cina ha bisogno di un sito di e-commerce e costruire il mercato cinese richiede tempo e lavoro. La gente ci diceva che non avevamo chance… ma se non ci provi come fai ad essere sicuro di non averne?”

“Era difficile ma siamo sopravvissuti. A quei tempi eBay deteneva il 90% del mercato cinese. Oggi siamo noi che possediamo il 90% del mercato!”

Fondata nel 1999 da Jack Ma, il secondo uomo più ricco della Cina, Alibaba è una società gigante a livello mondiale dell’e-commerce con sede a Hanqzho. Connette grossisti e aziende manifatturiere, soprattutto cinesi, con imprenditori provenienti da ogni parte del mondo. Prima della nascita di Alibaba le imprese commerciali cinesi, impregnate della cultura governativa, trattavano il cliente alla stregua di un fastidio. Jack Ma ha ribaltato questa prospettiva e gli ha dato la massima importanza, conquistando cosí le masse.

Oltre al sito stesso, alla Alibaba Group fanno riferimento:

  • Taobao, piattaforma di acquisti on-line. Caratteristica particolare e vincente, il modello basato sull’empowerment degli imprenditori e dei clienti, che possono ad esempio chattare online tra di loro. Gli utenti riescono cosi a creare anche micro-gruppi di acquisto per comprare prodotti che da soli non potrebbero permettersi.
  • AliExpress, piattaforma di compravendita per piccole imprese;
  • Tmall, piattaforma di scambio tra produttori e consumatori per imprese di medio/grandi dimensioni;
  • Alipay, piattaforma di pagamento on line;
  • AutoNavi, azienda di cartografia che fornisce servizi di mappatura.

Ad Alibaba.com ci si può iscrivere gratuitamente. Unica clausola, si deve rispettare la Quantità Minima da Ordinare (MOQ, Minimum Order Quantity), ovvero un quantitativo minimo di merci che varia in base all’azienda. I commercianti non pagano per vendere prodotti ma per la pubblicità e altri servizi che permettono loro di distinguersi dalla folla. Questo modello senza commissioni è parte del successo di Alibaba.com. Inoltre, i prezzi per l’importo sono estremamente convenienti rispetto ai concorrenti.

A differenza di Amazon.com, che acquista merci da fornitori e le vende ai clienti, Alibaba agisce come intermediario collegando acquirenti e venditori e facilitandone le transazioni. Anche se non è una società d’aste, il suo ruolo di intermediario è simile a quello interpretato da eBay.

Nel 2012 il volume delle transazioni combinate di Taobao e Tmall ha superato 116 miliardi di euro, più degli stessi Amazon e eBay insieme.

Pur non facendo da garante né sulla qualitá dei prodotti né sull’onestà dei fornitori né dando la possibilità di conoscere l’opinione dei clienti precedenti, ci sono paradossalmente più possibilità di avere problemi su eBay e siti simili che su Alibaba. Infatti, la maggior parte di società presenti su Alibaba è composta da aziende manufatturiere medio/grandi, solitamente più affidabili rispetto ai venditori al dettaglio.

Inoltre, esiste la figura del “Fornitore d’oro” ovvero un membro che ha aderito al programma “Gold supplier”: le aziende esportatrici pagano un abbonamento mensile, fonte di guadagno principale del portale, e gli impiegati di Alibaba si assicurano di verificare l’esistenza della società registrata e altre informazioni (tra cui il nome della compagnia, il paese, l’indirizzo di registrazione, l’ anno di fondazione, il rappresentante legale, la forma legale, l’autorità di rilascio e i termini di consegna accettati).

Il profilo delle compagnie in questione hanno, sulla pagina del sito, una coccarda gialla con a fianco la scritta “Fornitore d’oro” (Anno X), dove il numero X indica per quanti anni tale fornitore ha fatto parte della lista.

Necessario infine precisare che i tempi di consegna sono lunghi (a volte fino a 6 mesi) e che molti prodotti, ad esempio le apparecchiature elettroniche e i cosmetici, devono soddisfare gli standard di certificazione europei, molto più severi rispetto a quelli cinesi; la responsabilità di specificarlo è del cliente.

Non è semplice per un’azienda gestire la sua presenza su Alibaba e la guida di una buona web agency è sempre il primo passo consigliabile per acquisire Know how senza rischiare di bruciare investimenti e finire per ritenerlo un canale inutile. Il che sarebbe un grave errore.