Nel 1999 The Cluetrain Manifesto, manifesto composto da 95 tesi per tutte le imprese che operano all’interno del nascente mercato interconnesso dei siti internet, spiegava gli importanti cambiamenti nel mondo della comunicazione caratterizzanti la fine degli anni Novanta, soprattutto per quanto riguarda le interazioni all’interno dell’organizzazione.
Questo approccio è tuttora argomento di grande attualità e interesse per chi si interessa di trasformazione digitale!
Infatti, per mantenere e rendere sostenibile la propria competitività le imprese al giorno d’oggi devono puntare soprattutto sulla collaborazione aziendale. Il ruolo dei dipendenti ha un importanza cruciale:
- per quanto riguarda le comunicazioni veicolate dall’azienda;
- per posizionare l’azienda sul mercato in quanto marca.
Nel 2018 i lavoratori si trovano nel ruolo di
- Storyteller, nei confronti della marca;
- Storydoer, vivendo nel ruolo di protagonisti e dall’interno la vita e l’evoluzione organizzativa.
Vediamo nel dettaglio:
- Come strutturare un piano di Employee Brand Advocacy
ovvero come far comunicare un brand ai dipendenti con i siti internet:
- definire gli obiettivi da raggiungere allineandoli con quelli aziendali;
- stabilire i criteri di selezione delle persone che prenderanno parte al piano;
- impostare la strategia di contenuto;
- scegliere la piattaforma adatta.
Obiettivi perseguibili:
- Brand awareness (riconoscibilità di una marca nella mente degli utenti): facendo leva sull’autenticità della voce dei dipendenti;
· Company culture (comportamenti che determinano il modo in cui i dipendenti e la gestione di un’azienda interagiscono): permettendo ai dipendenti più orgogliosi e soddisfatti di esserlo di promuovere l’azienda ai pubblici esterni;
- Lead generation (azioni di marketing che hanno come obiettivo la generazione di contatti interessati): trasformando i profili social dei dipendenti in canali per supportare il lancio di un nuovo prodotto o le attività di recruiting.
Una volta individuati gli obiettivi da raggiungere:
- monitorare dati;
- stabilire un conclusivo livello di engagement dei partecipanti e livello di interazione generato dai contenuti digitali;
- confrontare il numero di persone iscritte e gli utenti realmente attivi.
- Strategia di ingaggio
Capire quale parte dei lavoratori aziendali coinvolgere tramite vari criteri di selezione:
- scegliere inizialmente un piccolo gruppo di dipendenti influenti per poi allargare in seguito gradualmente il programma agli altri partecipanti;
- fornire loro una formazione specifica e di affiancamento che guidi in base ai loro livelli di attitudine e competenza;
- mantenere i partecipanti sempre attivi fornendo loro un aggiornamento costante dell’attività e sottoponendoli a questionari di feedback;
- coinvolgere le persone contribuendo a far nascere in loro una grande passione che faccia emergere non solo la professionalità ma anche l’entusiasmo di diventare protagonisti dell’azienda.
- Strategia di contenuto e come strutturarla
Le persone di un’organizzazione diventano sostenitori e comunicatori dei messaggi aziendali e di marca, attraverso la loro condivisione sui canali digitali personali partendo dai siti internet aziendali.
Per strutturare un piano editoriale composto da contenuti digitali:
- Si suddividono le persone in diversi sottogruppi ai quali si definiscono obiettivi specifici;
- Si individuano le fonti da considerare per scegliere successivamente contenuti rilevanti;
- Si integrano diversi contenuti tra loro:
- company dependent ovvero relativi all’azienda (news organizzative, etc);
- company indipendent ovvero informazioni slegate dall’ambito aziendale (notizie dal settore, etc);
- Tecnologia e piattaforme
Le piattaforme dedicate permettono migliori processi di progettazione, gestione e ingaggio. La scelta della tecnologia più adatta a supportare il piano deve avvenire prendendo in considerazione:
- l’usabilità e l’interfaccia della piattaforma;
- la capacità di misurare e tenere traccia di tutte le attività dei partecipanti.
La sfida del 2018 è legata proprio alla comprensione delle migliori modalità di progettazione e gestione, nella consapevolezza che “work” e “life” non sono più concetti separati, così come le attività digitali personali e professionali!